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Notiziario 2024

VERSO L'ASSEMBLEA da ONLUS a ETS
Ci avviciniamo all'Assemblea annuale con l'iscrizione al RUNTS, Registro Unico Nazionale Terzo Settore, protocollata ma manca ancora il controllo documentale e l'accettazione. Quindi passeremo da Onlus a ETS, Ente Terzo Settore, come diventerà tutto il no-profit.
Saremo anche un ETS Riconosciuto, con una disponibilità finanziaria a garanzia e una responsabilità limitata per gli amministratori del Consiglio Direttivo.
Nell'Assemblea, che si svolgerà verso fine Aprile a San Miniato, indicativamente Sabato 27 Aprile ma seguirà Convocazione ufficiale, verranno rinnovate tutte le cariche sociali dal Presidente al Consiglio Direttivo e al Consiglio dei Probiviri. Tutti i soci, in regola col tesseramento e con le norme statutarie, sono eleggibili e possono segnalare la propria disponibilità preferibilmente entro il 15 Aprile.
Inviamo a tutti i soci, amici e sostenitori gli Auguri per una Buona e Serena Pasqua, che estendiamo ai bambini e ai collaboratori del Progetto scolastico in Costa d'Avorio.
RINGRAZIAMENTI
Enrico-Merico Leoni (cena solidale per il suo compleanno); Rinnovi Adozioni scolastiche (Francesca Acciaioli, Paolo Petrolini, Assunta Gasbarrone); Antonella Rossi e Fabiano Mocenigo;
Lucio Tramentozzi; Partecipanti pranzo solidale in ricordo di Donato; Biagio Pellegrini (per il suo compleanno su Facebook); Università del Tempo Libero San Miniato (in ricordo di Monica e Gianni); Augusto Ruggeri (bomboniere solidali per la Laurea di Matteo); Lucy Moscardi e Comunità di Breno (Bs).
Il Presidente Lucio Tramentozzi
INCONTRO IN RICORDO DI DONATO
 Il Servizio fotografico
RIENTRATI DALLA COSTA D'AVORIO E
INCONTRO IN RICORDO DI DONATO
Tornati stanchi ma soddisfatti dalla lunga missione tra i nostri ragazzi che sosteniamo dal 2009 in Costa d'Avorio con un Progetto scolastico valido e condiviso dalle autorità e da tutti coloro che ne sono coinvolti: Dirigenti scolastici, professori, capi villaggio, genitori/parenti e soprattutto loro, i bambini/ragazzi in età scolare, che sognano la scuola come una conquista finora preclusa ai meno abbienti.
Invito coloro che non ci hanno potuto seguire giornalmente su facebook o Whatsapp a leggere il resoconto con le foto sul sito www.nelsorrisodivaleria.org.
Con il vostro sostegno continueremo a portare avanti questo progetto per non deludere la speranza che brillava nei loro occhi quando ci siamo incontrati.
Ad ognuno dei sostenitori adottanti invieremo,tra qualche giorno, la foto ricordo fatta con il presidente.Ringrazio, con i miei coraggiosi compagni di viaggio Lucy Moscardi,
Amedeo Altobelli e Joseph BonKa Gueu, tutti coloro che ci sono stati vicini e hanno condiviso questa missione sia in Italia che in Costa d'Avorio.
Comunico e invito tutti a partecipare al nostro prossimo incontro per ricordare Donato Sofia, che ci sasrà Domenica 11 Febbraio con la Santa Messa alle ore 11,15 presso il Santuario di Cigoli e il pranzo solidale alle 13,00 presso il ristorante Villa Sonnino.
RINGRAZIAMENTI
Partecipanti alla cena solidale a Sonnino per rientro delegazione dalla Costa d'Avorio; Scuola Primaria La Scala (rinnovo adoz. scol.); Flavia De Petris (Nuova adozione scolastica); Pranzo solidale per Borse di Studio a Sonnino; Ricavato offerta libro "Garibaldi e il Tevere", del prof. Giuseppe Lattanzi; Lucio Tramentozzi.
VIAGGIO IN COSTA D'AVORIO
Tre giorni ad Abidjan in breve.
- Giorno 11, Arrivo da Roma, scalo Casablanca, in prima mattinata con accoglienza di un gruppo folk per la Coppa d'Africa. In serata arrivo di Lucy e cena nel simpatico locale "Mamma Mia" per festeggiare il compleanno di Joseph. Poi giro notturno per la città in festa.
- Giorno 12: Visita alla Cattedrale e proficuo incontro con l'Ambasciatore d'Italia. Pomeriggio turistico.
- Giorno 13: giro al mare e visita alla mostra dell'Artigianato ivoriano con dimostrazione della pittura Batik.
Pomeriggio in attesa, ansia e corse per i biglietti VIP FIFA, procuratici dal nostro campione Spillo Altobelli. E poi... la favola dell'inaugurazione della Coppa d'Africa e prima partita vinta dagli "Elefanti" x 2-0.
L'entusiasmo e l'euforia festosa degli africani non si può raccontare.
Domenica tutta in viaggio, con tappa alla Cattedrale di Yamoussoukro, per arrivare ai villaggi dei nostri bambini.
Il Servizio fotografico
Primo Giorno nei villaggi
Incontro a sorpresa con Valeria, la prima bambina da me adottata e da cui è nata poi l'Associazione: gioia e commozione!
Subito dopo e a seguire incontro con le istituzioni della città più coinvolta col Progetto scolastico: ZOUAN HOUNIEN. Incontri, prima col Prefetto, poi col Sindaco e infine con la direzione sanitaria dell'Ospedale: tutti attenti e ammirati dalla nostra attività rivolta ai loro bambini più svantaggiati.
In serata visita ad un piccolo villaggio con accoglienza calorosa da parte di adulti e bambini, sempre protagonisti.
Secondo Giorno nei villaggi
In mattinata visita a tre College di Danane', dove sono nostri studenti. L'incontro con i direttori scolastici è sempre cordiale e riconoscente verso il nostro Progetto scolastico. Ho chiesto, e mi hanno garantito, che la formazione scolastica è paritaria per tutti, con corsi integrativi per i meno preparati.
Nel pomeriggio, a Zouan Hounien visita al college di Geppina, la bambina adottata da Dilvo Lotti, e poi al college di Valeria, dove ho conosciuto e parlato con alcuni suoi professori.
In serata visita al villaggio di Liupleu, (dove nel 2017 fui nominato Capo dei capi del villaggio) Qui c'è il famoso ponte sacro di Liane, che abbiamo attraversato scalzi. Naturalmente tanti bambini, che ci hanno circondati curiosi e festosi.
Il Servizio fotografico
Terzo Giorno nei villaggi
Questa mattina visita ad altri due College, con uno dei direttori scolastici più importanti. Gli ho chiesto la possibilità di mettere in contatto, per scambi culturali e di formazione, il College con un istituto dei nostri territori; è stato entusiasta, ma bisognerà lavorarci su.
Prima di mezzogiorno, visita alla casa di un capo villaggio molto influente, amico di Lucy. Ci ha accolto secondo la tradizione:
dopo i saluti di rito, è entrato in casa e ha portato agli ospiti un biglietto da mille franchi e una bottiglia con una bevanda fatta da lui con la canna da zucchero (simil-grappa). Il significato di questa accoglienza è considerare l'ospite uno di casa, purché accetti i doni. Abbiamo onorato volentieri l'invito, accettando i soldi e bevendo la "grappa" (chi non ha questa bevanda, offre l'acqua).
Dopo pranzo un po' di shopping nel mercato e poi visita alla missione dei Cappuccini con abitazione, chiesa parrocchiale e un bellissimo asilo, che oltre 30 anni fece costruire Lucy, su progetto di un frate.
Domani festa a scuola, perché gioca la Costa d'Avorio nella Coppa d'Africa.
Noi andremo in un villaggio, poi pranzo da Joseph e in serata vedremo la partita in un bistrot.
Il Servizio fotografico
Quarto Giorno nei villaggi
Oggi festa a scuola, per la Coppa d'Africa, siamo andati nel villaggio di Valeria per vedere il fratello Archil, adottato da mio figlio Luca Tramentozzi, che non potrà partecipare all'incontro generale di Sabato perché malato di malaria. Per strada Joseph mi ha informato che la loro mamma, vedova, ha abbandonato il villaggio da due anni lasciando tre figli con la nonna malata. Naturalmente, secondo le loro usanze, i parenti se ne fanno carico come possono e, col loro consenso, Valeria è andata a vivere a casa di Joseph, che, ho visto, la considera come un'altra figlia (ne ha 6) e cerca di non farle pesare la nostalgia della mamma. Arrivando al villaggio ero un po' perplesso ma, vista l'accoglienza, ho capito che purtroppo è una cosa normale.
A mezzogiorno, come promesso, siamo stati a pranzo da Joseph e, con noi, anche Valeria che davvero era in "casa sua". Il menu: una specie di polenta fatta con banane e manioca condita con un piccante sugo di pollo che fungeva anche da secondo; a scelta anche il riso con lo stesso sugo. L'avevo apprezzato già 6 anni fa e confermo che è un ottimo piatto unico. Abbiamo concluso con un dolce portato da Lucy e un brindisi con gli auguri reciproci. Joseph mi ha fatto visitare, in un locale vicino casa, la sede dell'associazione è ho constatato che fa un grosso lavoro con una contabilità certosina; possiamo stare tranquilli per i bambini che sosteniamo, sempre seguiti con scrupolosa attenzione.
La serata si è conclusa con un po' di delusione per la sconfitta degli "Elefanti" contro la Nigeria nella Coppa d'Africa. La partita vista in un bistrot all'interno di un bellissimo giardino di palme.
Il Servizio fotografico
Quinto Giorno nei villaggi
Oggi due villaggi in uno, ma lontanissimi in mezzo alla foresta con una strada sterrata da far paura. Circa due ore di sballottamenti, con 35 gradi e il condizionatore quasi arreso, prima di arrivare.
Ma quando arrivi è tutta una festa e dimentichi la fatica. In confronto al viaggio del 2017 c' è qualche miglioramento nei servizi; quasi tutti i villaggi sono elettrificati e lungo la strada abbiamo notato tubi pronti per l'acquedotto; ci riusciranno? Speriamo! Invece le strade statali asfaltate oggi sembrano meglio delle nostre e ci sono tanti cantieri in opera per altre strade e ponti, probabilmente dovuti ai finanziamenti della Coppa d'Africa.
I 20 bambini bambini adottati in questa zona ci hanno accolti festosi con genitori, capi villaggio e responsabili volontari che aiutano nella gestione del progetto. Accoglienza calorosa con saluti, ringraziamenti e foto di rito. Non potevano mancare i regali tra cui riso, un pollo e addirittura un capretto. Non si possono rifiutare, ma naturalmente li abbiamo riciclati ad altri più bisognosi.
Domani ci sarà l'evento clou con 5 villaggi riuniti in uno.
Questa sera, come tutte le sere, un po' di chiacchiere con Joseph sorseggiando una birra in un bistrot.
Il Servizio fotografico
Sesto Giorno nei villaggi
Innanzitutto una sorpresa che bisogna aspettarsi ogni tanto: ieri sera e questa mattina è mancata l'acqua. No problem, siamo sopravvissuti.
Il villaggio che ci ha accolto oggi, Tron Hounien, insieme con altri cinque villaggi, l'abbiamo raggiunto verso le 10,30, ma, come 6 anni fa a Liupleu, è stato tutto straordinario: un centinaio di studenti che manteniamo a scuola ci hanno fatto da ali plaudenti verso le postazioni dei capi villaggio, dei professori e dei genitori, mentre un direttore showman regolava, con maestria, musica e balli tradizionali. Lunga fila di saluti, ringraziamenti e doni (riso, banane, cacao, pollo, capretto... tutto poi riciclato), con la richiesta incessante e continua di mandare più bambini a scuola. I ragazzi più grandi ci hanno regalato un bellissimo quadro che rappresenta il loro villaggio ideale, bravi!
Nel mio saluto, ringraziamento e risposta non ho potuto promettere molto di più, ma una cosa ho voluto assicurare: continueremo a stare con loro per tanti anni ancora.
Dopo i saluti, la scena clou: il capo villaggio più anziano ha fatto delle abluzioni, con una ciotola d'acqua, sul terreno e poi con l'impasto ci ha segnato la fronte (mia, di Amedeo e di Lucy) onorandoci della loro stessa carica con la successiva vestizione dell'abito tradizionale. Cerimonia emozionante, anche se io e Lucy l'avevamo già provata nel 2017, sempre con lo stesso significato: siamo benvenuti e capi nei loro villaggi perché stiamo investendo sul loro futuro.
A seguire consegna delle magliette, cappellini e calendari a tutti i bambini con un imprevisto: ad un certo punto con oltre 35 gradi si smuove un venticello gradevole, ma in due minuti diventa come un piccola tromba d'aria che butta giù pericolosamente il gazebo dove erano i bambini. Ma nulla di grave: non è stata aperta alcuna inchiesta!
Quindi foto di ognuno col presidente e poi di gruppo, con i capi, col corpo danzante... con tutti e di più!
Naturalmente ci hanno fatto rimanere a pranzo e, dopo una puntatina in un altro villaggio vicino, siamo tornati al convitto che ci ospita alle cinque.
L'acqua è tornata!
Il Servizio fotografico
Settimo Giorno nei villaggi
Oggi Domenica, in mattinata tutti alla S. Messa nella parrocchia dei Cappuccini a Zouan Hounien: Chiesa pienissima ed è anche grande nonostante ce ne fosse stata già una due ore prima; un inizio un po' rock con un un movimentato coro; messa cantata come da noi, anche con kyrie e Agnus Dei in latino, ma più movimenta e partecipata; omelia con intervento dei fedeli; offertorio con i fedeli che vanno verso l'altare e depositano la loro offerta in una cassetta e subito dopo arrivano altri fedeli con offerte in natura (acqua, riso, olio, uova...); la comunione è stata distribuita dal celebrante con Joseph e Amedeo (naturalmente ne hanno titolo); alla preghiera delle intenzioni non si sono ricordati defunti, ma compleanni e anniversari dei fedeli con loro benedizione; alla fine c'è stata la presentazione dell'associazione con nostri interventi e saluti e poi incontri nel cortile.... quanto è durata? Due ore, ma sinceramente non me ne sono accorto ed è stato piacevole.
Per pranzo Joseph ha voluto portarci in un ristorante "Giardino delle Palme", dove già eravamo stati la sera dopo cena. Menù: manioca in bianco da mescolare con pollo arrosto, patatine e banane fritte con tanta cipolla tagliata a insalata; ancora una grossa carpa arrosto coperta di cipolle; il tutto si mangia in un piatto unico con possibilità di bis. Ma lo straordinario di questo pranzo è stato che, eccetto noi italiani, hanno mangiato tutti, donne comprese, con le mani e riuscivano a pulire arrosto e pesce meglio di noi con le posate.
Che dire... ? A proposito di usanze e tradizioni, nel pranzo abituale, e questo l'ho notato anche sei anni fa, mangiano prima gli uomini, poi le donne (ma anche insieme), per ultimo i bambini, e questo è veramente scioccante per noi: vedere bambini e ragazzi guardarti a distanza aspettando che si vada via per poter subentrare nei resti (che comunque, salvo rari casi, ci sono).
Ti passa la fame, ma non puoi interferire: questa è legge della foresta... animale!.
Nel pomeriggio sono venuti da noi gli ultimi bambini che non avevamo potuto raggiungere negli altri giorni. Abbiamo dato loro magliette, cappellini e calendari con le foto di tutti e i saluti di rito.
Anche Valeria è tornata a trovarci con la moglie di Joseph, che ho salutato e ringraziata per il nobile gesto di prendersi in carico Valeria, ormai abbandonata dalla mamma.
Per finire, cena dalle suore domenicane ospitanti, ma abbiamo mangiato tutti con le posate.
Il Servizio fotografico
Ottavo giorno... non più tra i nostri villaggi, ma sempre in tema
Questa mattina è cominciata la marcia di avvicinamento ad Abidjan, con l'impegno di far visita a un gruppetto di Suore Dorotee, conosciute da Lucy, arrivate da poco al villaggio di Raviart in una villa donata alla parrocchia da un ministro con difficoltà deambulatorie, che se ne è costruita un'altra tutta a piano terra.
Lungo la strada, finalmente, ho visto lunghe piantagioni di Anacardi, prossimi alla raccolta, ma stranamente difficili da trovare nei mercatini... La Costa d'Avorio è il primo paese produttore al mondo, come pure del cacao.
Vicino alla residenza delle suore c'è anche un Santuario dedicato alla Madonna della divina Misericordia, visitato da molti pellegrini.
Le Suore si occupano di alfabetizzazione di persone giovani/adulti, soprattutto donne madri in giovane età. Vorrebbero incrementare l'attività verso bambini impossibilitati a frequentare la scuola.
Come spesso può succedere da queste parti, abbiamo sbagliato strada e siamo arrivati quasi per cena, che ci hanno offerto con i soliti menù! Nulla da meravigliarsi, anche una suora (che è stata per anni in Italia) mangiava con le mani.
Sistemazione nelle stanze dei Pellegrini, discrete, ma prima la solita chiacchierata al bistrot.
Il Servizio fotografico
Nono Giorno...
Mamma mia! Questa mattina, come pellegrini, Amedeo ed io alle 7,15, ognuno all'insaputa dell'altro, abbiamo visitato il Santuario della Madonna della Divina Misericordia con qualche preghiera secondo le nostre intenzioni.
Alle 8 tutti a colazione dalle tre Suore, poi saluti e promesse di rivederci. Si parte... e qui arriva il "miracolo", che nessuno aveva chiesto: la macchina ha un problema e non si può rischiare di partire e poi rimanere fermi in mezzo alla foresta. Chiamano un meccanico, rintracciato nei campi che conferma tempi lunghi. E adesso il "miracolo vero".
Un'azienda italiana che dovevamo visitare questo pomeriggio e domattina, manda una macchina a prenderci (600 Km) e a me viene l'idea di cercare un taxi per andargli incontro e ridurre i tempi. Un taxi nella foresta non è facile. La madre superiora che lavora come infermiera in un piccolo pronto soccorso chiede al medico se si può usare l'ambulanza, naturalmente pagando. Ok del medico, l'incubo è finito. Incontro con l'altra macchina a Yamoussoukro, risparmiandole i 150 km peggiori.
Altre 4 ore di autostrada e buone strade fino ad Adzopé in una meravigliosa villa con parco, piscina e vista lago. Adesso a cena e domani visiteremo l'azienda di lavorazione legnami.
Lungo la strada, prima di arrivare, tante palme con frutti a grappolo grossi come mele, ma per ora non sappiamo il nome.
Il Servizio fotografico
Decimo e ultimo giorno in Cote d'Ivoire.
La cena di ieri sera. Arrivati in questa stupenda villa con, all'interno del parco, altre 6 villette autonome per ospiti come noi, siamo pronti per l'aperitivo che ci viene offerto nel salotto. Intorno al tavolo: Jean Cloud, il padrone aristocratico francese con la compagna Gaia, amica di Lucy, e gentilissima signora di casa; Richy loro amico italiano, che gestisce col figlio Marco l'azienda di legnami, dove lavora come ragioniera Gaia; e poi noi affamati! Dopo il lungo aperitivo, una pizzata squisita in vari gusti, con dolce, caffè, amari e tanti pregiati vini italo-francesi, gustato tutto con una appassionata discussione etico/religiosa.
Oggi in mattinata visita alla Chiesa parrocchiale donata dal mecenate Ricky e a seguire altra visita ad un parco di 700 ettari, dove svolgono tante attività tra produzione di mangimi vari e allevamento di galline, pesci, conigli, quaglie... per finire con la produzione farmaceutica di Spirulina e altri integratori. Naturalmente anche qui non manca la villa, che il padrone francese destina a incontri istituzionali, oltre che ricevimenti di amici.
Nel pomeriggio, dopo un "delicato" pranzetto preparato dalla signora Gaia, visita all'azienda di Richy accompagnati dal figlio Marco. È una grande azienda di lavorazione di legname che comincia col taglio degli alberi nella foresta (rigorosamente sostituiti con nuova piantagione) e poi con la lavorazione in azienda, attraverso sofisticati macchinari tutti italiani, fino alla produzione di qualsiasi legname richiesto dal mercato.
Saluto finale, e in attesa del volo di rientro in Italia.
Au revoir Cote d'Ivoire!by
Il Servizio fotografico
Rientro senza... sorprese?
Nottata passata all'aeroporto di Abidjan con aereo alle ore 4,10 e un po' di divagazioni al duty free.
I ricordini di/o con l'elefante, simbolo della Costa d'Avorio, terminati tutti causa la Coppa d'Africa e la qualificazione al turno successivo, acciuffata per miracolo proprio ieri sera con grande festa anche dei tifosi in aeroporto.
Dopo il regolare scalo di Casablanca, arrivati a Fiumicino con mezz'ora di anticipo... però, questa Royal Air Marocco! Aveva ragione il mio amico Brahim.
Ci vengono a prendere Andrea e Cesare e, mentre si torna a Sonnino, si parla tanto dell'esperienza fatta.
Con varie scuse ci portano davanti al ristorante *Secondo Tempo* dove Andrea doveva riprendersi la macchina nel parcheggio.
Scendiamo di macchina, perché voglio salutare Laura, la padrona, mia nipote.
Le luci però erano spente... ma ecco che in un attimo si illumina tutto, entro e vedo una tavolata a giro con 35 seduti che si alzano in piedi con un caloroso applauso. Non capisco ancora, ma comincio a guardarli e... sì: i soci fondatori, gli amici abituali, mia moglie con la moglie di Amedeo, i ragazzi che si stanno impegnando di più con l'associazione e poi il sindaco Gianni Carroccia, il vice sindaco Luciano De Angelis, l'assessore Gianni Celani con Maurizia De Angelis e il consigliere Franco De Cupis. Mi sono stracommosso di questa accoglienza sincera ma inaspettata. Abbiamo mangiato una pizza, mentre si parlava del nostro viaggio. Ho ribadito che il nostro progetto va avanti bene ed è seguito bene da Joseph, dai capi villaggio e, soprattutto dai professori. Un saluto telefonico anche dal nostro campione Spillo Altobelli.
La torta di Bentornati, opera e omaggio di Ciccino, ha concluso la serata. GRAZIE, QUESTA È L'ASSOCIAZIONE CHE VOGLIAMO!
Il Servizio fotografico
NEL SORRISO DI VALERIA
IN COSTA D'AVORIO
Tutto pronto! Mercoledì 10 la delegazione composta dal presidente Lucio Tramentozzi con i soci Lucy Moscardi e Amedeo Altobelli si recherà in Costa d'Avorio in visita ai bambini che sostiene con un Progetto di istruzione scolastica fin dal 2009. Sarà la seconda visita, dopo quella memorabile e straordinaria del dicembre 2017.
Dopo una sosta ad Abidjan, per incontri istituzionali, tra cui l'Ambasciatore d'Italia S.E. Arturo Luzzi, staremo 10 intensi giorni con i ragazzi nei villaggi e nelle loro scuole. Cercheremo di capire meglio i loro problemi e le loro necessità collegate con i loro percorsi scolastici. A tutti porteremo l'affetto dell'Associazione e in particolare dei sostenitori delle adozioni.
Ringrazio tutti coloro che hanno aderito alla raccolta fondi e che ancora lo faranno al fine di recuperare, almeno in parte, la spesa sostenuta per l'acquisto dell'auto che ora hanno in dotazione e che renderà più facili i collegamenti tra i villaggi e la distribuzione del materiale occorrente.
Il Presidente Lucio Tramentozzi
RINGRAZIAMENTI
Aldo Magnarelli; Alberto Toci; Claudio Poli; Sophia Verdone; Tommaso, Gianfelice (donaz. per Natale); Marianna, Manuela e Maurizio Marconi, (donaz. per Natale); Lucio Tramentozzi (donaz. per viaggio in Costa d'Avorio); Augusto Falcone (in ricordo di Eugenia); Anna e Tonino Rufo (per nascita Edoardo); Gabriella e Raffaele Garufi (in ricordo di Monica e Gianni); Elisabetta Giannotti; Rinnovi adozioni scolastiche da: (Maria Cristina Fonticoli Funaro; Cristiana Dotale; Virginia e Rossano tramentozzi; Antonio Monacelli; Luca Verdone).
 
 
 
 
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